Vuoi sapere come fare networking nel modo giusto, trasformando i tuoi contatti in opportunità concrete?
Impara a fare networking in modo strategico, creando relazioni professionali significative che ti apriranno le porte del mondo del lavoro.
Il networking, come strumento per trovare nuove opportunità, si concretizza nell’ampliamento della propria rete professionale di contatti.
Tuttavia, per ottenere risultati tangibili, è necessario andare oltre la semplice espansione numerica e attuare una strategia che sappia “far brillare” il reale valore del networking:
la creazione di relazioni significative, lo scambio di informazioni preziose e l’accesso a opportunità nascoste nel mercato del lavoro
In questo articolo esploreremo le dinamiche alla base di un networking di successo, esaminando aspetti come:
- la comunicazione interpersonale
- la gestione delle relazioni
- la creazione di valore reciproco
- l’utilizzo strategico dei canali online e offline
Iniziamo spiegando cosa sia il networking.
Indice dei contenuti
Cosa significa fare networking?
Si tratta di costruire e mantenere una rete di relazioni personali e professionali che, nel tempo, possono tradursi in opportunità lavorative.
Questo concetto non implica necessariamente il nepotismo o la raccomandazione, ma piuttosto l’instaurazione di rapporti di fiducia reciproca.
Un datore di lavoro che conosce direttamente un candidato, magari proprio attraverso ambienti informali come attività sportive o sociali, avrà più elementi per valutarne caratteristiche come :
- l’affidabilità
- lo spirito di collaborazione
- la capacità di risolvere problemi
e tanti altri elementi spesso difficili da intuire attraverso la valutazione di un CV.
Secondo alcune testimonianze raccolte, molti lavori non vengono mai pubblicizzati con annunci tradizionali, ma si diffondono attraverso passaparola e segnalazioni personali.
Come evidenziato dal commento di un nostro utente:
Un compagno di studi ha segnalato a mio figlio un’azienda in cerca di un tecnico con il suo profilo, dopo che aveva mandato decine di CV senza risposte. È grazie a questa connessione che ha trovato lavoro
Questo tipo di dinamiche, pur criticabili da alcuni, riflettono una realtà in cui il networking rappresenta un complemento essenziale alle competenze tecniche.
Mentre un buon curriculum può aprire la porta, una relazione di fiducia può spalancarla del tutto.
Il dibattito: networking vs competenze
Negli ultimi anni, il networking è diventato uno degli strumenti più discussi per la ricerca di lavoro.
Qualcuno ricorderà la famosa frase dell’ex ministro Giuliano Poletti,
…a giocare a calcetto si trovano più opportunità che mandando CV…
che a suo tempo accese un infuocato dibattito tra:
- chi sosteneva e tuttora sostiene l’importanza delle relazioni sociali nel mercato del lavoro
- e chi difendeva e tuttora difende il valore di competenze e curriculum vitae
E’ giusto che il networking, inteso come creazione di relazioni personali, possa superare o addirittura sostituire il valore delle competenze?
Molti detrattori hanno interpretato quella celebre frase come una svalutazione del curriculum vitae, percependo il networking come una scorciatoia che favorisce nepotismo e raccomandazioni.
Alcuni commentatori, tuttavia, hanno riconosciuto un fondo di verità nelle parole dell’allora ministro.
È indubbio che, a parità di competenze, un rapporto personale può fare la differenza.
Come sottolineato da un lettore:
Avere una rete di amicizie facilita la ricerca di lavoro, soprattutto se le persone che ti conoscono possono garantire per te. Non significa necessariamente bypassare le competenze, ma aggiungere un livello di fiducia
D’altra parte, questa visione rischia di alimentare una cultura in cui il “chi conosci” diventa più importante del “cosa sai fare”.
Un altro nostro utente ha evidenziato i pericoli di questo approccio, sostenendo che
quando il networking si riduce a raccomandazioni, il merito passa in secondo piano, con gravi conseguenze sulla competitività e sull’innovazione
Il confronto tra networking e competenze, dunque, varia anche in base ai contesti culturali.
In Paesi come l’Italia, dove il rapporto di fiducia personale ha tradizionalmente un peso rilevante, il networking è spesso fondamentale.
Al contrario, in altre nazioni, come quelle del nord Europa, il sistema si basa più su valutazioni oggettive e meritocratiche, come dimostrano alcune esperienze personali riportate:
“In Scandinavia, sono stata assunta inviando semplicemente il CV e superando un colloquio. Non hanno mai chiesto referenze personali o informazioni sulla mia vita privata”
Questo dualismo sottolinea un punto chiave: il networking non dovrebbe essere un sostituto delle competenze, ma un mezzo per valorizzarle.
Una rete di contatti forte può aiutare a mettere in evidenza il proprio talento, ma solo se costruita su una base di professionalità e preparazione.
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Come costruire un network efficace
Costruire una rete di contatti professionali non significa semplicemente conoscere più persone possibile.
È un processo che richiede tempo, autenticità e una strategia ben definita.
Come emerso dalle varie testimonianze che stiamo condividendo, il networking può avvenire nei contesti più vari, dai campi di calcetto agli eventi aziendali, ma è fondamentale farlo in modo professionale e mirato.
1 Partecipare ad attività sociali e professionali
Le attività sociali, come gli sport di squadra, il volontariato e gli eventi culturali, sono ottime occasioni per entrare in contatto con persone nuove in un ambiente rilassato.
Come sottolineato in un commento:
Frequentare ambienti sociali permette di farsi conoscere non solo per le proprie competenze tecniche, ma anche per qualità personali come la capacità di lavorare in squadra, l’affidabilità e il rispetto delle regole
Anche gli eventi di settore, come conferenze, workshop e fiere, sono ideali per ampliare la rete professionale.
Questi contesti offrono l’opportunità di incontrare esperti e colleghi, scambiare idee e magari scoprire nuove opportunità lavorative.
2 Sfruttare i social network professionali
Piattaforme come LinkedIn rappresentano uno strumento indispensabile per il networking moderno.
Non si tratta solo di creare un profilo, ma di interagire attivamente con altri professionisti, partecipare a discussioni e condividere contenuti rilevanti.
Curare la propria presenza online è essenziale: un profilo ben costruito può attirare l’attenzione di potenziali datori di lavoro o collaboratori.
3 Offrire prima di chiedere
Un errore comune nel fare networking è focalizzarsi esclusivamente su ciò che si può ottenere dagli altri.
Un approccio più efficace consiste nell’essere proattivi, offrendo il proprio supporto e condividendo conoscenze utili.
Questo crea una relazione più equilibrata e basata sulla reciprocità.
4 Mantenere e coltivare le relazioni
Il networking non si esaurisce con il primo contatto.
È importante mantenere vive le relazioni attraverso interazioni regolari, che si tratti di un messaggio di aggiornamento, un invito a un evento o semplicemente un saluto cordiale.
Come evidenziato in un esempio pratico:
Un rapporto nato su un campo di calcetto si è trasformato in una collaborazione professionale duratura grazie alla cura costante della relazione
5 Essere autentici
Infine, il networking funziona solo se è autentico.
Le persone riconoscono e apprezzano chi si presenta con onestà e trasparenza.
Forzare le connessioni o cercare di manipolare le relazioni non porterà a risultati duraturi.
I rischi di un networking sbagliato
Mentre il networking può essere un potente strumento per creare opportunità lavorative, un uso scorretto o distorto di questa pratica rischia di compromettere l’etica e l’equità nel mercato del lavoro.
Vediamo alcuni aspetti critici nel dettaglio.
1 Networking o nepotismo?
Uno dei rischi principali è che il networking venga confuso con il nepotismo, ovvero il favorire persone in base alle relazioni personali piuttosto che alle loro competenze.
Come affermato in un altro commento:
Quando il networking si riduce a raccomandazioni, il merito passa in secondo piano, danneggiando non solo i candidati più qualificati ma anche le aziende stesse
Il confine tra costruire una rete di fiducia e sfruttare rapporti personali per vantaggi ingiustificati è sottile.
L’obiettivo del networking dovrebbe sempre essere quello di mettere in evidenza le proprie competenze e qualità personali, non di aggirare il processo di selezione.
2 Perdita di meritocrazia
La meritocrazia è uno dei principi cardine di un mercato del lavoro sano e competitivo.
Tuttavia, come emerso nel dibattito, in Italia il networking è spesso percepito come una scorciatoia che premia le conoscenze piuttosto che le competenze.
Un esempio eloquente si evince da questo commento:
Il sistema cooperativo favorisce chi fa parte della cordata giusta, piuttosto che chi ha un curriculum brillante
Questo fenomeno non solo demotiva i candidati più preparati, ma rischia anche di creare un tessuto economico meno competitivo, con aziende che privilegiano l’affidabilità percepita rispetto all’eccellenza tecnica.
3 Rischio di esclusione
Un altro problema del networking sbagliato è il rischio di escludere chi non ha accesso a reti di contatti consolidate.
Persone che provengono da contesti svantaggiati o che si trovano a lavorare in settori poco relazionali possono essere tagliate fuori da opportunità lavorative, indipendentemente dalle loro capacità.
4 Networking inefficace
Infine, non tutti i tentativi di networking portano a risultati positivi.
Approcci forzati, come il cercare contatti solo per interesse personale o comportarsi in modo poco autentico, spesso si rivelano controproducenti.
Come evidenziato in un altro commento:
Un networking che si basa su rapporti superficiali e non sinceri finisce per non essere utile a lungo termine
Il networking, quindi, deve essere usato con attenzione e integrità.
Solo così può rappresentare un reale valore aggiunto, senza minare il principio di meritocrazia né perpetuare disuguaglianze.
Consigli pratici per iniziare a fare networking
Il networking può sembrare un compito impegnativo, soprattutto per chi è alle prime armi o non ha familiarità con l’ambiente lavorativo.
Tuttavia, con alcune strategie mirate, è possibile costruire una rete di contatti efficace e autentica.
Di seguito, alcuni consigli pratici per iniziare.
1 Identifica il tuo obiettivo
Prima di tutto, è fondamentale chiarire il motivo per cui vuoi fare networking.
Stai cercando un nuovo lavoro?
Vuoi cambiare settore o semplicemente ampliare la tua rete di conoscenze professionali?
Definire il tuo obiettivo ti aiuterà a concentrarti sulle giuste persone e opportunità.
2 Partecipa ad eventi e attività
Come evidenziato nel documento, le occasioni informali come il calcetto possono essere opportunità per entrare in contatto con persone influenti.
Tuttavia, esistono molte altre attività utili:
- Eventi professionali: Conferenze, workshop e fiere di settore sono ambienti ideali per incontrare persone con interessi simili
- Attività locali: Iniziative di volontariato o corsi di formazione possono essere utili per conoscere nuovi contatti in un contesto collaborativo
- Community online: Piattaforme come LinkedIn offrono gruppi e discussioni per connettersi con professionisti in modo mirato
3 Sii genuino
Un aspetto essenziale del networking è essere autentico. In un commento, un lettore ha evidenziato: “Il networking funziona solo se le relazioni sono costruite sulla fiducia e non sull’interesse personale”.
Fai in modo di approcciarti alle persone con curiosità sincera, mostrando interesse per le loro esperienze e competenze.
4 Prepara una presentazione di te stesso
Essere pronti a presentarti in modo conciso e convincente è fondamentale.
Preparare un breve pitch su chi sei, cosa fai e cosa stai cercando può aiutarti a fare una buona impressione.
Ad esempio: “Lavoro nel settore delle risorse umane e sono alla ricerca di opportunità per crescere nel campo della formazione aziendale”.
5 Fai il primo passo
Non aspettare che siano gli altri a cercarti.
Invia un messaggio a un potenziale contatto su LinkedIn, presenta te stesso a un collega durante un evento o semplicemente avvia una conversazione durante una pausa.
Un approccio proattivo è spesso il più efficace.
6 Mantieni i contatti
Fare networking non significa solo incontrare nuove persone, ma anche coltivare le relazioni nel tempo.
Invia un messaggio di ringraziamento dopo un incontro, condividi articoli di interesse comune o proponi di vedersi per un caffè.
Le relazioni costruite con attenzione possono durare anni e rivelarsi preziose nei momenti di bisogno.
7 Offri prima di chiedere
Infine, un buon networker sa che le relazioni devono essere bilaterali.
Offri supporto, condividi contatti utili o dai consigli sinceri prima di chiedere qualcosa in cambio.
Questo atteggiamento aiuta a costruire rapporti solidi e duraturi.
Conclusione: Come fare networking per trovare nuove opportunità di lavoro
Il networking è molto più di una semplice pratica di conoscenze personali: è un’abilità strategica che, se coltivata con cura, può trasformarsi in uno dei fattori chiave per trovare lavoro o avanzare nella propria carriera.
Le dichiarazioni di Giuliano Poletti, per quanto controverse, hanno messo in evidenza una realtà spesso sottovalutata: il rapporto di fiducia e la rete di relazioni personali possono rappresentare un valore aggiunto, complementare alle competenze e al curriculum.
Tuttavia, è fondamentale che il networking venga praticato in modo etico e autentico.
Deve essere visto non come una scorciatoia per bypassare la meritocrazia, ma come uno strumento per mettere in luce le proprie capacità, accedere a informazioni e opportunità nascoste e creare legami professionali duraturi.
In un mercato del lavoro sempre più competitivo, il networking offre una prospettiva diversa e umana alla ricerca di lavoro, che non si limita a inviare CV, ma valorizza le persone nella loro interezza.
Curare la propria rete di contatti richiede tempo, impegno e trasparenza, ma i benefici possono ripagare abbondantemente gli sforzi.
Quindi, che si tratti di una partita a calcetto, di un evento aziendale o di un contatto su LinkedIn, il consiglio è chiaro: investi nel costruire e mantenere relazioni significative.
Perché, alla fine, non si tratta solo di trovare lavoro, ma di costruire un futuro professionale fondato su collaborazioni solide e reciprocamente vantaggiose.
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